Caso Clinico

Carico immediato con impianto monofasico Maxifix Compressive gestione tessuti molli

Autore: Dott. Kocher Karem, Chirurgo Dentista

Il caso

La paziente eta 35 anni, presenta un residuo radicolare non particolarmente compromesso, in assenza di infezioni.

Il piano di trattamento

Il piano di trattamento prevede l’estrazione del residuo radicolare e l’inserimento di un impianto a carico immediato, con essenziale raggiungimento della seconda corticale del mascellare superiore.

Materiali

Impianto monofasico NSI  Maxifix Compressive, membrana riassorbire, osso sintetico in granuli, kit protesico sterile NSI inclusa nel blister dell’impianto e composito foto-polimerizzante.

L’obiettivo

Ripristinare elemento mancante, tramite utilizzo tecnica del carico immediato, ricercando la stabilità primaria necessaria cercando un’espansione ossea e una corticale di riferimento per la stabilizzazione sicura dell’elemento impiantato. Particolare attenzione e considerazione necessitano le possibili complicazioni post avulsione dell’elemento radicolare residuo in particolare quello che riguarda la fragilità del sito estrattivo.

Conclusioni

Questo caso dimostra come un sito post estrattivo di singola edentulia nonostante la manovra di “estrazione aperta” della struttura alveolare, grazie alle peculiarità del sistema implantoprotesico NSI concentrate nelle caratteristiche dell’impianto monofasico Maxifix Compressive,  si possa procedere ed ottenere un buon risultato estetico funzionale applicando il carico immediato anche in casi “compromessi”.

Tutto questo in una sola seduta, garantendo con semplicità, la gestione estetica dei tessuti molli  e applicando la protesizzazione definitiva.

Questo è stato possibile utilizzando dei semplici componenti che accompagnano tutti gli impianti monofasici NSI quale il kit protesico monouso sterile, che ha permesso una perfetta guarigione dei tessuti.

In questo modo si è potuti procedere a un ripristino definitivo estetico funzionale dell’elemento mancante a soli 15 gg dall’intervento chirurgico, ottimizzando in questo modo tempo e risultato finale.

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Impianto monofasico gestione estetico funzionale

Protocollo chirurgico per monofasico in sito post estrattivo compromesso.

Dopo un’attenta analisi del caso ed una corretta pianificazione pre-operatoria, si dovrà applicare un protocollo chirurgico ben definito nel quale nulla sia lasciato al caso.

E’importante sottolineare come l’estrazione di un dente o come in questo caso un residuo radicolare, non rappresenti un atto chirurgico fine a se stesso: per questo motivo la conservazione dell’ alveolo deve essere, ottenuta minimizzando il più possibile il trauma chirurgico.

Questo risulta essere fondamentale, poiché consente di preservare al meglio il volume e la morfologia ossea propio per ottenere delle condizioni migliori per un futuro carico estetico funzionale del sito post-estrattivo in funzione di una successiva riabilitazione supportata da impianti monofasici monoblocco NSI.

Per l’estrazione si è quindi scelto di procedere con una tecnica chirurgica di estrazione “aperta” che ha comportato l’allestimento di un lembo e manovre di ostectomia.

Questa tecnica, inevitabilmente invasiva, è stata necessaria in questo caso, ma ciò nonostante, non ha compromesso l’inserimento dell’impianto a carico immediato.

In che modo?

L’asportazione della parte vestibolare del sito estrattivo, ha comportato la necessità di dover inserire contestualmente all’impianto monofasico, del materiale osteoinduttivo e una membrana  riassorbibile al fine di contenere il materiale e impedire l’invasione dei tessuti fibrosi nella zona esposta, proteggendo cosi il corpo implantare.

Grazie alla peculiarità e al profilo delle spire particolarmente autofilettanti con grandi di capacità di espansione ossea, l’impianto Maxifix compressive NSI, da ø5 x 15mm è stato inserito con l’obbiettivo di ottenere la massima stabilità ingaggiando la seconda corticale del mascellare.

Questo per ottenere una stabilità primaria eccellente e “un appoggio“ che garantisca il successo a lungo termine del carico immediato.

In questo caso non grazie all’apertura del lembo e alla particolare attenzione e calcolo per il posizionamento del Maxifix compressive non è stato necessario piegare il moncone, ma dalla iconografia si può notare il corposo riempimento del sito post estrattivo con notevole stabilità primaria ottenuta grazie alla conicità progressiva dell’impianto a pezzo unico NSI.

La seconda parte molto importante del caso è riguardante la gestione dei tessuti molli; la quale  consiste nel calcolare il livello corretto di come posizionare il moncone che permetta successivamente l’applicazione di una corona esteticamente e funzionalmente proporzionata, sfruttando tutta la lunghezza dell’impianto monoblocco possibile al fine di stabilizzare l’impianto.

NSI mette a disposizione molte misure dal 6 mm  fino al 19 mm calcolando che il collo centrale trasducono dalla misura da 10mm ha una lunghezza totale di 3mm propio per consentire al clinico la gestione dei tessuti molli.

L’impianto monofasico NSI Maxifix Compressive è caratterizzato infatti da un collo con ø 2mm più sottile rispetto alla forma del corpo della fixture disponibile nei ø3,2-3,7-4,1 e 5 . Grazie a questa variante di diametri e lunghezze nei siti post estrattivi  si riesce ad ottenere una particolare e semplice gestione di quello che sono i processi rigenerativi dei tessuti gengivali evitando le peri-implantiti.

Questa caratteristica è stata particolarmente sfruttata e amplificata in questo caso specifico grazie all’utilizzo di uno dei componenti del kit protesico sterile in dotazione assieme all’impianto monofasico NSI.

Il kit protesico è composto da transfer analogo e cappetta per il carico immediato.

In questo caso si è utilizzata la cappetta per costruirvi immediatamente un provvisorio di guarigione in modo da condizionare direttamente la gengiva. Contemporaneamente con “il transfer monouso “ è stata rilevata l’impronta per procedere con il lavoro definitivo.

Risultato: nel medesimo tempo nel quale i tessuti molli 12gg stavano guarendo l’elemento definitivo è stato creato dal laboratorio, permettendo cosi l’applicazione dell’elemento dentale definitivo a sole 2 settimane dall’intervento, su tessuti completamente guariti.

La paziente una volta entrata lo studio dentistico è stata quindi sottoposta all’intervento d’implantologia a carico immediato NSI Maxifix Compressive. Nonostante la problematica dovuta a un estrazione “ complessa” ha potuto usufruire comunque dell’opportunità di poter usufruire della metodica implantoprotesica a carico immediato. Questo Le ha permesso di risolvere in una seduta un problema che persisteva da anni e tornando a casa con un sorriso completo.

Obiettivo per la massima stabilizzazione
Inserimento di impurità compressive Maxifix sfruttandone la forma e in particolare raggiungendo la corteccia.

MINIMA INVASIVITÀ E RISPETTO DEL TESSUTO GENGIVALE
La particolare forma del design brevettato dell’impianto di compressione NSI Maxifix consente una piegatura sicura e il massimo rispetto del tessuto gengivale a breve e lungo termine.
Il particolare trattamento sul collo consente di limitare al minimo la possibilità di avere la perimplantiti.

Provvisorio per la stabilizzazione della funzione masticatoria ed estetica
Con lo speciale kit sterile inserito nel blister dell’impianto monofasico NSI Maxifix Compressive, è possibile procedere immediatamente con l’applicazione temporanea.
Questo ci consente di essere in grado di dimettere il nostro paziente, il quale sarà in condizione di masticare e sorridere immediatamente.

IMPRESSIONE IMMEDIATA
kit sterile in plastica sterile PER INIZIARE CON UN LAVORO DEFINITIVO

La soluzione del problema 
Grazie a questo impianto Monofasico Maxifix Compressive il paziente ha ottenuto la risoluzione del suo problema in una sola seduta.
Questo ha garantito un migliore approccio con l’implantologia da parte della psicologia del paziente che ha visto la risoluzione del problema in maniera semplice e senza trauma.

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